LA COSTRUZIONE DEI TESSUTI Pag.11

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Costruzione Tessuti

In questa scheda illustriamo alcuni intrecci dei fili di ordito e di trama abitualmente adottati per la
costruzione dei tessuti tradizionali ed in particolare gli intrecci (armature) fondamentali dai quali
derivano tutti gli altri. La rappresentazione grafica degli intrecci viene effettuata su carta quadrettata,
dove le file verticali di quadratini rappresentano i fili di ordito mentre le file orizzontali indicano
le trame.
Dal tipo di intreccio dipendono in buona parte aspetto e mano del tessuto.
È possibile ottenere tipi di intrecci diversi variando il sollevamento dei fili di ordito al passaggio delle
trame durante la formazione del tessuto a telaio.
Un tessuto con molti punti di intreccio fra ordito e trama presenterà una mano più sostenuta, più
compatta rispetto ad un tessuto con un minore numero di incroci. Tutto ciò vale, ovviamente, a
parità di numero di fili e di trame per centimetro e di grossezza dei filati.
Nell’intreccio del tessuto si hanno sempre fili che si alzano e si abbassano al passaggio delle trame.
Sulla carta quadrettata, un filo che si alza al passaggio di una trama, restando quindi sopra di essa,
viene segnato con un quadretto pieno, mentre un filo che rimane abbassato viene segnato con un
quadretto vuoto.

Costruzione

Nel punto in cui la sequenza di punti vuoti e punti pieni si ripete perfettamente sia nel senso dell’ordito che della trama, si ha il “rapporto” dell’intreccio ovvero il numero di fili e di trame che
compiono una serie di evoluzioni che si ripete un certo numero di volte su tutto il tessuto (vedi figure
A e B).

解释

Le illustrazioni riportate di seguito mostrano la rappresentazione su carta quadrettata e grafica dell’intreccio
con il minor numero di fili di ordito e di trame di rapporto, ovvero 2 per 2 che significa,
nell’ordine, 2 fili di ordito con evoluzioni differenti e 2 trame con evoluzioni differenti. Questo
intreccio viene detto “tela” oppure “piana” o ancora “taffettà” (vedi figure 1 e 2).

Una successione di punti pieni o di punti vuoti nell’intreccio costituisce una “briglia”; si potranno
avere pertanto briglie di ordito e briglie di trama. Le figure 3 e 4 mostrano briglie di ordito e di
trama.
Se nel rapporto di intreccio sono presenti più punti vuoti rispetto ai pieni si avrà un intreccio “leggero”
ovvero per effetto di trama; in caso contrario (maggioranza di punti pieni) si avrà un tessuto
“pesante” o per effetto di ordito.

Sezione schematica

In alcuni casi, quando la rappresentazione su carta quadrettata non è sufficiente per rendere l’idea
dell’intreccio, viene rappresentata una sezione schematica del tessuto, dove sono più evidenti le evoluzioni
dei fili e delle trame. Questa rappresentazione prende il nome di “profilo” (vedi figure 5 e 6).

Si hanno profili di ordito (fig. 5) quando è visibile l’evoluzione del filo di ordito rispetto alle trame
sezionate; i profili di trama mostrano invece l’evoluzione della trama rispetto ai fili sezionati (fig. 6).
Gli intrecci fondamentali, oltre alla tela (fig. 1 e 2), sono la spina o saia da 3 (fig. 7) ed il raso o
satino da 5 (fig. 8), dai quali derivano mediante varie tecniche tutti gli altri tipi di intreccio.

Rasi

Nei rasi con rapporti di intreccio più grandi (7 per 7, 8 per 8, ecc.), la collocazione dei punti avviene
secondo regole ben precise, in quanto la distanza fra un punto ed un altro – chiamata scoccamento
– deve essere sempre regolare.
Di seguito sono presentati esempi di intrecci e di effetti di disegni fra le innumerevoli combinazioni
possibili, alcuni dei quali sono derivati dagli intrecci fondamentali.

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