Calandratura Cotoniera Pag.51

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Scopo della lavorazione

La calandratura per tessuti di cotone e misti conferisce al tessuto un aspetto più piano e lucido o
un effetto “cinz”, esercitando pressione sul tessuto mediante il passaggio fra due o più cilindri.

Tecnologia della lavorazione

La calandra cotoniera è costituita da almeno un cilindro riscaldato (con olio diatermico o con vapore) e da cilindri che possono ruotare con velocità variabili e diverse fra loro.
L’aspetto che si ottiene sul tessuto dipende dal materiale (sintetico, cotone, carta, ecc.) che riveste i cilindri che lavorano con il cilindro in acciaio temperato rettificato o in coppia fra loro.
In un processo di calandratura a tre cilindri, il tessuto, confezionato in grandi rotoli o affaldato su bancali, posto sul davanti al centro della macchina, passa:
attraverso un tenditore del tessuto (vedi figura A, punto 1), da un metal detector (fig. A, 2) che, se rileva nel tessuto elementi metallici, arresta la macchina, fra cilindri di rinvio, un altro tenditore (fig. A, 3) e ad un allargatore fisso (fig. A, 4).
Quindi il tessuto arriva al gruppo di calandratura che è costituito da un cilindro centrale riscaldabile (fig. A, 5) in acciaio, da un cilindro inferiore (fig. A, 6) ed uno superiore (fig. A, 7), entrambi rivestiti con materiali diversi a seconda dell’effetto da ottenere sul tessuto.
I cilindri inferiore e superiore sono comandati in modo indipendente l’uno dall’altro per cui, durante il suo percorso, il tessuto può subire due diverse pressioni sul cilindro centrale.
Il tessuto è poi raccolto in un grande rotolo (fig. A, 8), ma alcune macchine sono fornite anche di affaldatore.

Esecuzione della lavorazione

I compiti dell’addetto sono:
impostare e controllare sul quadro di comando i seguenti parametri di lavorazione:
pressione,
temperatura del cilindro riscaldato,
velocità di rotazione dei cilindri che può essere regolata in modo diverso per i cilindri, fino a
creare una certa frizione sul tessuto;
confrontare i primi metri di tessuto calandrato con il campione di riferimento, ed eventualmente
modificare i parametri di lavorazione;
controllare che il tessuto in entrata sia ben disteso e che non presenti alcuna piega.

Difettosità più ricorrenti

Pieghe sul tessuto, per calandratura della pezza sovrammessa e non ben allargata.
Zone con piccole pieghe molto fitte, soprattutto in prossimità delle zone laterali, dovute a diversità di tensione sulla pezza in lavoro.

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